La prima crossover media della casa sfrutta la base meccanica della Jeep Compass, ma profondamente evoluta (in particolare per quanto riguarda sterzo e sospensioni). Ariosa e ben fatta, l’ALFA ROMEO TONALE se la gioca alla pari con le migliori rivali anche per quanto riguarda la tecnologia: si possono avere tutti gli aiuti di guida più evoluti e i fari a matrice di led; di serie, già dalla “base”, c’è un reattivo, ricco e intuitivo sistema multimediale. Curata la messa a punto di sospensioni e sterzo. Le prime limitano efficacemente il rollio pur filtrando bene le asperità, perfino con i cerchi di 20”; il secondo è sportivo, ovvero molto diretto per il tipo di vettura (il 15% in più rispetto a quello della Compass) e preciso. Quanto ai motori, la scelta è fra il ben noto 1.6 Multijet, vivace, ricco di coppia motrice ed economo, e il nuovo 1.5 ibrido a benzina. Quest’ultimo adotta un sistema a metà strada fra quelli mild e full tradizionali: il motore elettrico è integrato nel cambio robotizzato a doppia frizione e sette marce e, con i suoi 20 CV, permette di fare manovra o di muovere l’auto senza emissioni (per alcuni metri, e a patto di restare sotto i 30 km/h circa). La batteria è posta sotto il tunnel fra i sedili, così da non ingombrare il bagagliaio (che, comunque, non è fra i più ampi). Due i livelli di potenza del raffinato quattro cilindri: 130 o 160 CV, con il secondo specifico per la Tonale (l’altro è montato anche su modelli della Fiat e della Jeep) e caratterizzato dal turbo a geometria variabile anziché fissa: una soluzione comune nei motori diesel, ma rara per quelli a benzina. L’unità termica e quella a corrente lavorano in sinergia, ma solo inserendo la modalità Dynamic la risposta dell’acceleratore e del vellutato cambio è all’altezza del marchio Alfa Romeo: in Natural, quella predefinita e che si ritrova a ogni avviamento, l’auto è decisamente meno reattiva, per ridurre le emissioni e i consumi. Dell’ALFA ROMEO TONALE è in arrivo anche la 1.3 plug-in 4×4 da 275 CV (col cambio robotizzato a doppia frizione a sei rapporti).
Considerando i consumi più bassi, la maggiore coppia motrice che rende briosa la guida e il prezzo uguale a quello dell’ibrida meno potente, suggeriamo una ALFA ROMEO TONALE diesel. A meno che non si conti di tenere l’auto a lungo, e usandola di rado: in tal caso, un’ibrida a benzina può avere senso. Soprattutto nella versione da 160 CV, che ha prestazioni più in linea con quanto si richiede a un’Alfa Romeo.