È una pratica multispazio, giunta ormai alla terza generazione e ora proposta solo con motore elettrico. Ne deriva una marcia silenziosa, comoda e anche briosa, ma va messa in conto la scarsa autonomia: usare la Ë-BERLINGO nei viaggi è quasi impossibile (mentre in città se la cava benissimo). La linea è moderna e gradevole, e possiede i tratti distintivi ormai tipici della casa francese: le luci su tre livelli, con la sottile mascherina, e le pratiche protezioni in gomma nella parte bassa delle portiere (gli Airbump). LA CITROËN Ë-BERLINGO si può avere anche con sette posti: i due sedili della terza fila (e solo quelli) sono amovibili. Le sospensioni morbide della Citroën Berlingo isolano davvero bene dalle buche, ma il coricamento della carrozzeria in curva è piuttosto evidente: il comportamento, comunque, resta progressivo e prevedibile. A bordo si apprezzano la posizione di guida alta ma anche “automobilistica”, con il volante non troppo inclinato in avanti. L’abitacolo è luminoso e c’è una grande abbondanza di centimetri anche per chi siede dietro (alle tre poltroncine indipendenti della seconda fila, comode ma con la seduta un po’ corta, che non sostiene bene le cosce, si accede facilmente tramite le porte scorrevoli). Gli interni della CITROËN Ë-BERLINGO sono gradevoli e moderni, anche se le plastiche tutte rigide e alcuni accoppiamenti non proprio precisi fanno capire che si è a bordo di una multispazio che punta prima di tutto sulla praticità. Tanti i portaoggetti (se ne contano 28, per una capacità complessiva di 186 litri); tuttavia, i braccioli nelle porte dietro sono davvero “risicati”. Il vano di carico è molto grande e di forma regolare. La ë-Berlingo può contare, di serie, su sistemi di aiuto alla guida come il riconoscimento dei cartelli stradali, l’avviso di involontario cambio di corsia e la frenata automatica d’emergenza.